Microsoft Word - Brian W. Aldiss - L'Estate Di Helliconia - BY_SLY70.doc by HOST

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autore:HOST [HOST]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Più a valle, il panorama mutò: prima una riva, poi anche

l’altra, si coprirono dei segni di una coltivazione intensiva e le

giungle furono lasciate indietro. Erano entrati nella terra del

loess. La Signora di Lordryardry scivolò nel porto di Ottassol

quasi prima che i suoi passeggeri se ne rendessero conto, poco

abituati com’erano a città che avessero confinato la propria esi-

stenza nel sottosuolo.

Mentre Div sovrintendeva allo scarico delle merci sul molo, il

Capitano del Ghiaccio condusse Billy sottocoperta, in una cabi-

na ora vuota.

– Ti senti bene?

– Benone, anche se non può durare. Dov’è Abathy?

– 314 –

– Ascoltami, Billish, voglio che tu te ne rimanga qui tranquil-

lo mentre io concludo qualche affare ad Ottassol. Devo far visita

ad un paio di vecchi amici e devo anche consegnare una lettera

importante. Qui in giro c’è gente astuta, non i soliti stupidotti di

campagna che hai incontrato finora, ed io non voglio che qual-

cuno venga a sapere della tua esistenza, ci siamo capiti?

– Come sarebbe?

– Perché – replicò Muntras, fissandolo negli occhi, – anch’io

sono un vecchio stupido, e credo alla tua storia.

– Grazie. – Billy sorrise, contento. – Hai più buon senso di

SartoriIrvrash o del re.

Si strinsero la mano.

La mole del Capitano del Ghiaccio sembrava riempire la pic-

cola cabina mentre si protendeva in avanti e aggiungeva, in tono

confidenziale:

– Rammenta come ti hanno trattato quei due, e fa’ come ti

dico: rimani in questa cabina. Nessuno deve sapere della tua

esistenza.

– Mentre tu te ne vai a riva ad ubriacarti di nuovo. Dov’è

Abathy?

La grossa mano del mercante si sollevò in un gesto ammoni-

tore.

– Sto diventando vecchio, e non voglio chiasso. Non mi

ubriacherò e tornerò quanto prima: desidero farti arrivare il più

presto possibile sano e salvo a Lordryardry, dove sarete ben

protetti, tu e quel tuo magico orologio. Là, mi potrai parlare an-

cora del vascello che ti ha portato qui e di altre invenzioni. Ma

prima devo sbrigare alcuni affari e consegnare una lettera.

– Krillio – insistette Billy, sempre più ansioso, – dov’è

Abathy?

– Adesso non ammalarti di nuovo. Abathy se n’è andata: sai

che il suo viaggio finiva ad Ottassol.

– E se n’è andata senza salutare? Senza neppure un bacio?

– Div era geloso, così l’ho spedita via. Mi dispiace. Ti manda

tutto il suo affetto, ma anche lei deve guadagnarsi da vivere,

come tutti.

– 315 –

– Guadagnarsi da vivere… – Billy rimase a corto di parole.

Cogliendo al volo l’occasione, Muntras scivolò agilmente fuo-

ri dalla cabina e ne chiuse la porta dall’esterno, mettendosi poi

in tasca la chiave con un sorriso.

– Tornerò presto – promise, in tono rassicurante, mentre

Billy cominciava a picchiare contro il battente.

Salì le scale che portavano sul ponte, lo attraversò e scese a

passo tranquillo la passerella. Dalla parte opposta al molo c’era

un tunnel che si addentrava nel loess e sul quale era appeso un

cartello che diceva: COMPAGNIA PER IL COMMERCIO DEL

GHIACCIO DI LORDRYARDRY. SOLO MERCI IN TRANSITO.

Questo era un molo secondario. Quello principale della

Lordryardry si trovava a mezzo chilometro di distanza, là dove

attraccavano le navi marittime, ed era di dimensioni molto più

importanti. Ma da questa parte vi erano meno occhi indiscreti

ed era garantita una maggior segretezza; Muntras percorse il

tunnel ed entrò in un ufficio di controllo.



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